Una terra ricca di storia, cultura e sapori a due passi da Bergamo
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Indirzzo di partenza: Scanzorosciate, BG, Italia
Sito web: www.terredelvescovado.it
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-Referente
13 KmLunghezza
3:15 hDurata
T ed EDifficoltà
- mQuota min
- mQuota max
-Fondo
-Dislivello
350 mDislivello di salita
-Ciclabilità

Le Terre del Vescovado

CAMMINO DEL VESCOVADO - versione originale: PRIMA TAPPA

CAMMINO DEL VESCOVADO: PRIMA TAPPA
Da Scanzorosciate ad Albano S. Alessandro


Lunghezza: km 13
Dislivello in salita: m 350
Tempo di percorrenza, escluse le soste: h 3.15

Punto di partenza: fermata autobus ATB Piazza Caslini, Scanzorosciate
Punto di arrivo: stazione ferroviaria di Albano S. Alessandro

Il Cammino del Vescovado prende l’avvio a Scanzorosciate, in Piazza Caslini, dove si trova la fermata degli autobus urbani ATB linea 5E e 5F (da Bergamo centro il tragitto dura circa 25’) e da qui ci si dirige per Via Colleoni attraverso il centro storico. Sulla destra, proprio all’imbocco della strada, sorge il centro civico di cui fa parte la biblioteca comunale che ospita l’infopoint delle Terre del Vescovado.

Poco dopo, sulla destra, troviamo Villa Galimberti, sede del Salotto del Moscato di Scanzo, e una fontanella. Si gira a destra per Via Fanti, si imbocca un sentiero sulla destra che tocca quasi subito una strada asfaltata da percorrere in salita per poche decine di metri, ma già con belle viste sul centro storico di Scanzo e in lontananza i Colli di Bergamo, e incontrando sulla sinistra una monumentale robinia. Si abbandona l’asfalto a favore di un sentiero sulla sinistra (segnalato come “delle Orchidee”) che, prima a tornanti e poi più dolce in forma di carrareccia erbosa, conduce alla Chiesetta degli Alpini, punto panoramico sul Monte Bastia, fra prati attrezzati per il picnic, provvisto di acqua potabile. Da qui si percorre una stradina in discesa fino a incontrare un segnavia del C.A.I. (509). Si prosegue sul crinale, che alterna salite e discese a tratti pianeggianti. A sinistra i monti della bassa Val Seriana, a destra bei querceti a roverella. Poco oltre un capanno di caccia troviamo un punto con diverse indicazioni escursionistiche e, dopo un tratto fra gli olivi con vista sulla pianura e i colli vitati, torniamo sull’asfalto, in discesa fra le ville fino alla rotonda di Tribulina.

Attraversiamo la rotonda proseguendo dritti in salita con davanti a noi la facciata della chiesa di S. Giovanni nei Boschi.Si prosegue per poco sull’asfalto della strada provinciale per poi abbandonarla prendendo sulla destra via del Dosso, che conduce al cimitero di Tribulina e ci consente di evitare una pericolosa e lunga curva. Ritornati sulla provinciale, all’altezza del civico 46, si gira a destra e subito dopo a sinistra lungo un sentiero fra la strada e i vigneti. Si tocca nuovamente la provinciale per abbandonarla subito dopo in favore di una deviazione sulla destra (cartelli per le aziende agricola Il Cipresso, l'azienda agricola e agrituristica I Cerri e l'azienda agricola Martinì). La stradina, prima asfaltata, poi sterrata e infine ampio sentiero, tocca le tre aziende e confina con il vasto oliveto dell’azienda Il Castelletto. In questo tratto vigneti e oliveti si alternano dando vita a un paesaggio singolarmente suggestivo e ordinato, sempre in vista di Città Alta. Con un ultimo tratto in salita si riguadagna l’asfalto in un vasto panorama verso Est, dalla pianura ai Colli di Bergamo ai primi rilievi prealpini, “Le tre montagne di Bergamo”: Linzone, Canto Alto e Misma. Si prende a destra (Via Collina Alta) e, dopo 200 metri, a sinistra in località Magri, seguendo il segnavia C.A.I. n. 626 e il cartello per la Tenuta Frizzoni.

La strada sale, prima cementata e poi sterrata e raggiunge così la chiesetta di S. Cristoforo a Torre de' Roveri, con panchine e un portichetto coperto, in un contesto idilliaco. Il Cammino prosegue alternando tratti in discesa con altri in salita, in un bel bosco di rimarchevole biodiversità, affiancata da grandi querce. Si arriva così quasi di fronte a un cancello e si imbocca la sterrata sulla destra e dopo poco uno slargo con diverse indicazioni sentieristiche: si prosegue lungo il sentiero C.A.I. 626 direzione Albano S. Alessandro e eremo di S. Maria in Argon (l’eremo è un luogo affascinante, non si incontra lungo il Cammino, ma è da questo raggiungibile con una breve e consigliata digressione).

Ora siamo in un’area di boscaglia dove primeggiano le essenze termofile quali roverella e orniello, sul crinale del Monte d’Argon; il sentiero alterna tratti in discesa, talvolta ripidi, ad altri pianeggianti, per concludersi infine con un ultimo strappo in salita che ci conduce sulla sommità del Monte San Giorgio ove sorge la chiesetta di San Giorgio, attorniata da prati, panchine e tavoli, con uno dei panorami più vasti del Cammino (dalla pianura ai monti Resegone, Alben, Colli di San Fermo). Ora si scende in direzione Sud (di fronte il Monte Tomenone, che percorreremo nella tappa successiva), seguendo l’ampio sentiero principale, sassoso e talvolta ripido e gradinato, fino a toccare una stradina cementata in prossimità dell’agriturismo S. Giorgio. La si percorre verso sinistra sempre in discesa, finché si fa asfaltata, ormai fra ville e villette di Albano S. Alessandro. Si prende la prima strada sulla destra (via S. Giorgio), poi a sinistra (via Magellano) poi ancora a destra (via Colombo), di nuovo a sinistra (via IV novembre, attraversando un ponticello).

Proseguiamo fino a incontrare sulla sinistra una fontanella. A un incrocio proseguiamo dritti (via Locatelli, direzione Municipio) poi a sinistra (via Garibaldi) e infine a destra (via Roma). Raggiungiamo e attraversiamo al semaforo la Strada Statale, mentre sullo sfondo appare il Santuario della Beata Vergine delle Rose. In poche decine di metri siamo alla stazione ferroviaria di Albano S. Alessandro.

Da qui il treno raggiunge Bergamo in 11’.


VISUALIZZA LE TAPPE DEL CAMMINO DEL VESCOVADO

IL CAMMINO DEL VESCOVADO: INTERO PERCORSO

SECONDA TAPPA: Albano S. Alessandro - Montello

TERZA TAPPA: Montello - Chiuduno 


Il Cammino del Vescovado è stato progettato da Michele Pellegrini. Nato in riva al mare di Trieste, è giunto a Bergamo da bambino e qui ha presto iniziato a camminare sugli orobici monti. La passione per la montagna lo ha portato a effettuare salite e trekking su Alpi e Appennini e anche altrove (Spagna, Turchia). Ha gestito per due stagioni un rifugio alpino nelle Alpi Marittime e collaborato con riviste di settore (Rivista della Montagna, Rivista del Trekking) oltre a scrivere per un decennio la rubrica dei viaggi ed escursioni fuoriporta per Bergamo15. Dei sette romanzi che finora ha pubblicato, gli ultimi tre vedono protagonista la montagna, e le donne e gli uomini che ne percorrono i cammini.


La tracciatura del percorso del Cammino del Vescovado è stata realizzata da MOMA COMUNCAZIONI. Puoi trovare il Cammino del Vescovado anche nell'App gratuita OROBIE ACTIVE

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