CAMMINO DEL VESCOVADO - VERSIONE ESTESA
PRIMA TAPPA
DA BERGAMO A SCANZOROSCIATE
Lunghezza: km 13
Dislivello in salita: m 150
Tempo di percorrenza, escluse le soste: h 3.15
Punto di partenza: Bergamo, stazione ferroviaria
Punto di arrivo: Scanzorosciate, Infopoint Terre del Vescovado c/o la biblioteca
Usciti dalla stazione ferroviaria di Bergamo, al fondo prospettico del viale papa Giovanni XXIII) vediamo ergersi il turrito
skyline della Città Alta, protetta dalle alte mura edificate nel XVI secolo, quando Bergamo era territorio della Repubblica di Venezia.
Ci incamminiamo fino a raggiungere il centro della Città Bassa, con il
Sentierone, salotto cittadino. Proseguiamo dritti, fino a svoltare a sinistra, per via S. Benedetto e poi ancora a sinistra per il vicolo delle Torri. Imbocchiamo via S. Alessandro, passando accanto al monastero benedettino di clausura e poco dopo svoltiamo a destra, sempre salendo, per il vicolo S. Carlo.
Il viottolo si conclude con una breve scalinata al termine della quale si prende a destra la strada che ci consente di entrare per la marmorea
Porta S. Giacomo nel centro storico. In questo tratto si apre all’improvviso un vastissimo panorama a Sud verso la pianura e a Est verso le colline che percorreremo lungo il Cammino. Attraversata la Porta prendiamo a sinistra e percorriamo l’emozionante passeggiata delle Mura venete, ora in vista della pianura a Ovest, aperta fino alle Alpi Cozie. Alla fine di questo tratto (fontanella) la strada piega a destra raggiungendo in breve
Colle Aperto (fontanella).
Qui si gira a destra e si entra nella parte edificata della Città Alta: si attraversa prima
Piazza della Cittadella, poi si percorre via Bartolomeo Colleoni (la “Corsarola”, per i bergamaschi) fino a raggiungere la splendida Piazza Vecchia. Proseguiamo fino ad arrivare in
Piazza Mercato delle Scarpe (stazione d’arrivo della funicolare che collega La Città Bassa a quella Alta) e scendiamo a sinistra per via Porta Dipinta (due fontanelle, la prima sulla sinistra, la seconda sulla destra). Troviamo sulla destra la chiesa di S. Michele, che racchiude un ciclo di affreschi del Lotto, e poi lo spazio urbano si apre nel vasto prato della Fara con di fronte la chiesa gotica di S. Agostino. Prendiamo la strada di destra, in discesa, e usciamo dalla Città Alta passando sotto la
Porta S. Agostino (fontanella).
Poco oltre giriamo a sinistra scendendo la scaletta della Noca che sbuca nella piazzetta Carrara (fontanella) sulla quale prospetta da un lato l’omonima Accademia, con la sua importante galleria d’arte che ospita opere dal Medioevo all’Ottocento, e dall’altra la
GAMeC (arte moderna e contemporanea) con una collezione permanente e soprattutto mostre temporanee.
Proseguiamo in discesa lieve, attraversiamo un incrocio ormai in piano e imbocchiamo via
Borgo S. Caterina, uno dei pittoreschi borghi storici della Città Bassa. La percorriamo interamente finché, a sinistra (poco oltre una piazzetta provvista di fontanella) si apre un passaggio pedonale (via Barzizza) che affianca l’acqua di una roggia e ci porta a incrociare via Legrenzi; qui si va a destra e poco oltre a sinistra per via Corridoni.
Ci aspetta qualche minuto di cammino non entusiasmante lungo questa via che è anche la “vecchia” Provinciale della Valle Seriana. A un certo punto, in prossimità di un semaforo, svoltiamo a destra per via Papa Ratti, attraversiamo le rotaie delle TEB (“Tranvie Elettriche Bergamasche”), svoltiamo a sinistra per via Buratti. Arriviamo così ad affacciarci sulla “nuova” provinciale della val Seriana, giriamo a sinistra seguendola lungo una stradina parallela, al riparo dal traffico, e arrivati a un semaforo attraversiamo la provinciale imboccando via Martinella.
Siamo usciti dai confini comunali di Bergamo.
A un certo punto, sulla sinistra, troviamo una
ciclopedonale (fontanella). La percorriamo fino a raggiungere Via Turati, qui giriamo a sinistra finché si esaurisce in una rotonda, dove inizia la ciclopedonale della Valle Seriana che percorreremo fino ad Alzano Lombardo. Una serie di sottopassi consentono di superare senza rischi le strade principali e, arrivati a una rotonda, prendiamo per via Cavalli. Siamo nel Comune di Villa di Serio e di fronte si alzano le colline di Scanzorosciate.
Via Cavalli si esaurisce in una rotonda: noi proseguiamo dritti per via Carrara fino a via Mascarelli, dove giriamo a destra, continuando a percorrerla anche quando prende il nome di via delle Ripe.
Quando questa via fa una svolta a destra, proseguiamo dritti per via Piccinelli, in realtà un passaggio ciclopedonale fra i prati che sfocia in via ai Forni.
Ora siamo proprio sul confine fra la collina e il piano. Poi la strada prende il nome di via Fanti ed eccoci nel centro storico di Scanzorosciate, il paese del
Moscato di Scanzo.Alla fine di via Fanti giriamo a sinistra per via Colleoni, troviamo sulla sinistra (fontanella) la settecentesca Villa Galimberti che ospita il
Salotto del Moscato, sede del
Consorzio di tutela Moscato di Scanzo e dell’Associazione Strada del Moscato di Scanzo e dei Sapori Scanzesi, vera cornucopia di eccellenze enogastronomiche. Fatti ancora pochi passi arriviamo in
Piazza della Costituzione, con il Municipio di Scanzorosciate e la Biblioteca comunale “Elsa Morante”, sede dell’
infopoint delle Terre del Vescovado.
IL RACCORDO: SERIATE – SCANZOROSCIATEPartendo dalla stazione ferroviaria di Seriate (ben provvista di parcheggi) in poco più di un’ora si raggiunge Scanzorosciate.
È un’alternativa pensata per chi desidera utilizzare il treno come mezzo di trasporto per la partenza e per interrompere il Cammino in uno qualsiasi dei tre successivi punti in cui il percorso tocca le stazioni ferroviarie della linea Bergamo-Brescia (Albano S. Alessandro; Montello-Gorlago; Chiuduno).
Uscendo dalla Stazione si svolte a sinistra fino all’incrocio a destra su via Decò e Canetta. Arrivati in fondo si attraversa il passaggio pedonale (sulla destra è possibile ammirare l’imponete
parrocchiale del Santissimo Rendentore), imboccando via Giacomo Venezian. Si giunge così ad un rondò, sulla sinistra di questo si entra nel parco adiacente. Si segue il percorso lineare immerso nel verde fino a raggiungere la strada asfaltata, imboccando a destra via Giardini, (siamo ora nel Comune di Pedrengo) per proseguire sulla sinistra nella stessa via.
Proseguendo su via Giardini, troviamo alla nostra sinistra il Parco “Natura e Comunità” di oltre ventimila mq. Proseguendo incontriamo la settecentesca
Villa Frizzoni, oggi biblioteca comunale. Arrivati in fondo alla via giriamo a destra in direzione piazza Sottocasa e a seguire a sinistra su via Agazzi. Qui troviamo alla nostra destra l’imponente
Villa Sottocasa, residenza di villeggiatura dai nobili Sottocasa tra il 1702 e il 1705.
Proseguendo raggiungiamo Piazza Europa Unita e la
Parrocchiale di S. Evasio. Mantenendo la sinistra, attraversiamo obliquamente la Piazza in direzione del marciapiede e quindi imbocchiamo via Don Pio Casari e al termine della via, a sinistra su via G. Camozzi poi via G. Frizzoni. Arrivati in fondo, all’incrocio con via Papa Giovanni XXIII, attraversiamo la strada al semaforo pedonale e imbocchiamo il “passaggio pedonale 9 Novembre 1989”. Lo percorriamo tutto, poi proseguiamo sulla destra su via Vittorio Veneto e a seguire sulla sinistra su via A. Galimberti.
Proseguiamo qualche metro e giriamo a destra in via Gennaro Sora e a seguire a sinistra su via Aldo Moro. Svoltiamo infine ancora a sinistra su via E. Fermi. Percorsa tutta siamo al rondo di Piazza Caslini da cui inizia il Cammino del Vescovado.