Il comune di Chiuduno sorge alle pendici meridionali del monte di Santo Stefano, a 218 metri sul livello del mare. E’ un centro agricolo e industriale. Sul territorio sono stanziate fabbriche di bottoni e aziende agricole produttrici di vino di ottima qualità.
Il nome di Chiuduno, secondo alcuni storici, deriverebbe da “Claudun”, di origine gallica, in seguito trasformato in “Claudunum” durante la dominazione romana. Secondo il Rota (Origine di Bergamo, lib. III) “dun” è un’espressione che nel linguaggio gallico significa “colle o monte”; nella Gallia oltremontana si hanno infatti numerosi esempi di città situate in luoghi elevati i cui nomi finivano in “dun”, che poi i latini modificarono in “dunum”. Per tali motivi si ritiene che Chiuduno abbia origini antichissime in quanto i galli popolarono questo territorio ben sei secoli prima di Cristo.
Attraverso Chiuduno passava la strada per Brescia il cui tracciato, già prima del Mille, aveva abbandonato quello dell’antica strada romana per spostarsi dal fondo valle verso luoghi più elevati, in corrispondenza delle prime propaggini collinari.
Accanto alla Chiesa Parrocchiale, sorge un imponente campanile, eretto tutto in pietra squadrata dal 1745 al 1755.
Di grande interesse e caratteristico è il complesso di edifici rustici con chiesetta in Valle del Fico, uno splendido anfiteatro naturale, ancor oggi caratterizzato dalla presenza di boschi e colture agricole.
In località Monte di Chiuduno sorge la cascina Suardo, risalente al secolo XVI, con mura in pietra viva, ristrutturata recentemente e sede di un’azienda vitivinicola. Tra gli edifici di maggior pregio architettonico figurano Palazzo Suardo di Cicola, del XVIII secolo, con pianta ad U, portico e loggiati, al quale è addossato il rustico che ingloba le vestigia del fortilizio medievale; ed i palazzi Ortensia (XIX secolo), Brugali (XVII – XVIII secolo) e Goltara (ex fortificazione medievale, secolo XIX).