Torre de’ Roveri è un comune italiano di 2.030 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato sulle prime propaggini collinari delle Orobie, dista circa 9 chilometri a est dal capoluogo orobico.
I primi insediamenti umani nella zona risalgono al periodo romano, riguardo al quale sono stati rinvenuti alcuni resti, tra cui una fornace. Il periodo medievale vide invece il paese al centro di numerose dispute tra le opposte fazioni guelfe e ghibelline, che spesso degeneravano in cruenti scontri. Dopo la pace di Cremona, che nel 1440 sanciva la fine di queste battaglie, il paese vide un periodo di tranquillità, anche grazie alla nuova dominazione della Serenissima. I veneziani effettuarono opere volte all’irrigazione del territorio (su tutte la roggia Borgogna), al fine di favorire le attività agricole presenti. Il borgo poté diventare comune a sé quando, nel 1669, il vescovo di Bergamo decise l’istituzione della parrocchia con sede l’antica chiesa di San Girolamo, staccandosi di fatto dal territorio di Pedrengo. I secoli seguenti videro la presenza su questi territori delle famiglie nobili dei Pasta, che ha dato il nome al colle che sovrasta il paese (appunto Colle dei Pasta), e poi degli Sforza della Torre, che attuò numerosi interventi edilizi, tra cui la costruzione della chiesa parrocchiale. Edificata agli inizi del XX secolo, ed intitolata a San Gerolamo ed alla Natività di Maria, l’attuale chiesa parrocchiale, costruita sui resti della precedente, presenta bifore e trifore che richiamano lo stile gotico lombardo quattrocentesco. Di notevole impatto risulta essere il campanile adiacente, con una caratteristica struttura a torre merlata. Merita una citazione anche Villa Frizzoni, risalente al XVII secolo e costituita da tre corpi principali. Il paese è rinomato anche per le aziende agricole e agrituristiche che permettono di gustare sia cibi tipici che i vini prodotti sui colli, tra i quali spiccano il Valcalepio rosso e bianco D.O.C. ed il pregiato Moscato passito di Torre de’ Roveri.